Skip to content

I cantanti di Sanremo 2020

Il Festival di Sanremo per me è un’Istituzione e ogni anno non posso farne a meno. È una kermesse che ci dà una fotografia del panorama musicale italiano. Quando ero bambino, prima che iniziasse, era doveroso andare all’Esselunga per comprare le videocassette per registrarlo. Ricordo un anno che mi dimenticai di farla comprare, ero troppo piccolo per farlo da solo, e stavo per usare una VHS dove c’era su un concerto di Fabrizio De André ma mia mamma mi vietò di usarla; non sapevo ancora chi fosse De André.

Inizio subito col dire che mi piace Amadeus come presentatore perché è il suo lavoro e ci sa fare. Nel mio cuore, e colgo l’occasione di ricordarlo, c’è Raimondo Vianello che ho sempre adorato con i suoi modi gentili ed elegantemente simpatici.

Come ogni anno non può mancare la polemica sui 24 partecipanti: per me i 24 big sono perfetti e mi aspetto molte sorprese. C’è un giusto mix tra cantanti veramente affermati e chi è perfettamente sconosciuto (almeno a me), tra chi fa davvero parte della storia della musica italiana e chi potrebbe ambire a farne parte. C’è tutto. 

Siccome non so come iniziare ho deciso che ne dirò una su ogni cantante partendo in ordine alfabetico; concluderò dicendo per chi farò il tifo, precisando che potrei cambiare opinione dopo aver ascoltato le canzoni. 

Achille Lauro con Me ne frego. 29 anni di Verona, l’anno scorso partecipa a Sanremo con Rolls Royce, un brano che ha scalato le classifiche posizionandosi al 70esimo posto tra le canzoni più ascoltate, toccando addirittura la quarta posizione. Nel marzo del 2019 esce C’est la vie ed è il 27esimo brano più ascoltato dell’anno. Un nome divisivo, non a tutti piace, ma che raccoglie consensi. Se l’anno scorso è stato attaccato perché la sua canzone inneggiava alla droga, ora pare inneggi al fascismo; vedremo.

Alberto Urso con Il sole a est. 22 anni di Messina, non conosco mezza canzone; facendo zapping ricordo di averlo sentito cantare ad Amici dove era uno dei concorrenti.

Anastasio con Rosso di rabbia. 23 anni di Meta, provincia di Napoli. Vince X Factor con La fine del mondo: una canzone piena di rabbia e con un testo stupendo che nel 2018 arriva in testa alla classifica italiana per posizionarsi alla posizione 94 del 2018. Sicuramente un artista che ha saputo osare visto che ha riscritto Generale mantenendo le musiche di Francesco De Gregori: e la cosa più tremenda della guerra è che è bella anche se muoiono a milioni al posto di che la guerra è bella anche se fa male. Vediamo se oltrepassa la collina. 

Bugo e Morgan con Sincero. Morgan sappiamo tutti chi è ma sinceramente non so nemmeno una sua canzone. Bugo non l’avevo mai sentito nominare ma leggo che all’estero è considerato uno dei migliori cantanti italiani. Della serie che non conosciamo chi abbiamo a casa nostra. 

Diodato con Fai rumoreDici che torneremo a guardare il cielo, Alzeremo la testa dai cellulari, Fino a che gli occhi riusciranno a guardare, Vedere quanto una luna ti può bastare, E dici che torneremo a parlare davvero, Senza bisogno di una tastiera, E passeggiare per ore per strada, Fino a nascondersi nella sera; e parole sono di Adesso presentata a Sanremo con Roy Paci nel 2018. Una canzone stupenda: Dici che torneremo a guardare il cielo?.

Elettra Lamborghini con Musica (e il resto scompare). E qui, apriti cielo con le critiche: una su tutte “Chi è Elettra Lamborghini?”. Limitarsi a dire che sia la nipote di Ferruccio Lamborghini e che il cognome aiuta è riduttivo. Diventa famosa su Instagram per via dei suoi Dermal con diamanti. E qui sì che ci va la domanda su che cosa sono i Dermal? Sono una specie di piercing sottocutaneo. Da lì le ospitate in tv al Chiambretti Night e poi Riccanza su MTV. Partecipa a diverse trasmissioni televisive e diventa più famosa all’estero che in Italia. E la musica? Poche canzoni, ma buone. Inizia con una collaborazione con Gué Pequeno e Sfera Ebbasta in Lamborghini nel 2017; la canzone è uno dei brani più noti di quell’anno e tocca i 45 milioni di visualizzazioni su YouTube. Il debutto di Elettra Lamborghini da solista è con Pem Pem: due dischi di platino (quindi più di 100 mila copie vendute) e ben 128 milioni di visualizzazioni su YouTube.  Mala con 33 milioni e poi c’è la collaborazione con Pit Bull in Tocame, 13 milioni. L’ultima è Fanfare con 5 milioni in 5 mesi. In nemmeno due anni di attività ha più di 231 milioni di visualizzazioni con sole 5 canzoni. Questa è Elettra Lamborghini: molto di più del suo noto sedere maculato e del suo Twerking! 

Elodie con Andromeda. È la ragazza che nel 2015 arriva seconda ad Amici, quella con i capelli rosa. La definirei la cantante dei record. Un’altra vita gliela scrive Fabrizio Moro con Emma: un disco d’oro. Tutta colpa mia è disco di platino. Il successo è con Nero Balinon ho più voglia di vestirmi bene in casa, cantata assieme a Michele bravi e Gué Pequeno: doppio disco di platino e uno tra i dieci singoli più comprati. Poi la collaborazione con i The Kolors in Pensare male: un disco di platino, è il decimo video musicale più visto su YouTube, il quinto su VEVO ma soprattutto è il brano più ascoltato in radio nel 2019. Margarita è con Marracash: due dischi di platino. E ora è appena uscita con Non è la fine con Gemitaiz. Ah, è una delle ragazze di Porta Venezia, guidate dalla brama e mosse dall’inerzia!

Enrico Nigiotti con Baciami adesso. Ce lo ricordiamo con L’amore èe anche quando sarà chiaro che non c’è più niente tu credimi credimi credimi credimi sempre, nel 2017 ad X Factor e per Nonno Hollywood a Sanremo 2019. Il suo debutto è tutt’altro che da sottovalutare e risale al 2008 con la Sugar Music. Non un’etichetta discografica qualunque, ma la Sugar Music. Apro una piccola parentesi per dire che era il 1966 quando Caterina Caselli diventa famosa grazie a Sanremo con Nessuno mi può giudicare ed è il 1970 quando sposa Piero Sugar, figlio di Ladislao Sugar della Sugar Music. Tornando a Nigiotti il debutto avviene con Addio, arrangiato da Elisa e prodotto da Michele Canova. E qui devo aprire un’altra parentesi su Michele Canova, è un produttore discografico e ha prodotto Tiziano Ferro, Jovanotti, Luca Carboni, Samuel, Patty Pravo, Elodie, Biagio Antonacci, Celentano, Giusy Ferreri, Michielin, Mengoni, Fedez, Dark Polo Gang, Il Volo, Alessandra Amoroso, Giorgia, Caparezza, Loredana Errore, Baby K e Fabri Fibra. Tornando sempre a Nigiotti da menzionare il brano Le due parole scritto per la Pausini e Ho bisogno di te per Ramazzotti; Complici vede la partecipazioni della Nannini. 

Francesco Gabbani con Viceversa. Tra le nuove proposte del 2016 a Sanremo vince con Amen e l’anno dopo tra i big vince con Occidentali’s Karma che è 6 volte disco di platino. Anche qui, poche canzoni ma sempre quelle giuste: Tra le granite e le granate, Pachidermi e pappagalli e La mia versione dei ricordi. Da segnalare che ha scritto L’amore sa per Renga e Il bambino col fucile per Celentano.

Giordana Angi con Come mia madre. Arriva seconda ad Amici nel 2018 ma ancora una volta è bene fare un salto indietro. E’ il 2012 quando partecipa a Sanremo Giovani con Incognita ed è il 2016 quando esce il singolo Chiusa con te(XXX) prodotto da Tiziano Ferro per la Sugar Music. Scrive, sempre nel 2018, Senza Appartenere, brano che Nina Zilli porta a Sanremo. Durante il periodo di Amici pubblica Chiedo di non chiedere e Casa che si aggiudica un disco d’oro.

Irene Grandi con Finalmente io. E qui mi emoziono. Quanto si potrebbe scrivere su Irene Grandi? Potrei paragonarla a un porto sicuro, a qualcosa che va sempre bene e che non è mai fuori posto. Quando uno non sa che maglietta mettere apre il cassetto e trova la solita, quella che va sempre bene. Irene grandi è quella maglietta. Bum bum, batte il cuore, bum bum…ma lasciati andare, segui il tuo cuore e arrivando alle stelle, prova a prendere quelle…ma io ho bisogno di te, solo e soltanto di te, per fare l’amore!…bruci la città e crolli il grattacielo…non è facile però è tutto qui…lasciala andare come va, come deve andare, è una cometa che sa già dove illuminare! Ha venduto più di 5 milioni di dischi ed è stata premiata con un disco di diamante, nove dischi di platino e quattro dischi d’oro. E’ a pieno titolo nella storia della musica italiana. Ha collaborato con i più grandi, uno su tutti Gaetano Curreri e il brano che porta a Sanremo è un regalo del suo amico Vasco Rossi!

 Le vibrazioni con Dov’è. Un bel gruppo italiano degli anni 2000. Tutti abbiamo ascoltato almeno una volta Vieni da me, Dedicato a te, Pensami così, Amore zen e Così sbagliato: cinque successi indiscussi.

Levante con Tiki Bom Bom. Levante è una icona di stile e bellezza. Incarna la bellezza classica di una donna siciliana con una voce piena di dolce ed educato erotismo. E’ il mio idealtipo di donna. Me la immagino al mare, abbronzata, con un costume nero che prende il sole dopo essersi fatta una nuotata al largo. E me la immagino non in uno stabilimento balneare, ma su un telo con dei granelli di sabbia. Veniamo alla musica. Non tutti la conoscono ed è un peccato. Alfonso è un pezzo stupendo, parla di una festa qualsiasi dove non si ha voglia di esserci e dice che la vita è una merda, dice una cosa bruttissima ma con grazia. Poi canta Gesù Cristo sono io e narra delle sofferenze di una donna. Sei un pezzo di me, sei un pezzo di me, è l’altro suo brano noto che canta con Max Gazzè. I due pezzi più noti sono Andrà tutto bene e Bravi tutti voi. E se si vuole scoprire una canzone davvero sublime, delicata e con una Levante bellissima bisogna vedere il video de Lo stretto necessario, cantata assieme a Carmen Consoli: siciliana e con una voce unica nel panorama musicale italiano. Le facciate mai finite, le Madonne chiuse in una teca, le tende spiegate, casa mia sembra una nave, lo stretto necessario. A Levante perdono pure i tatuaggi. Spero di incontrarla, magari in acqua nel mare di Sicilia! 

Junior Cally con No grazie. Ammetto che non lo avevo mai sentito. Fino a qualche tempo fa reppava con una maschera antigas. Magicabula, Tutti con me, Sigarette e Bulldozer sono i suoi successi. Assieme a Gabri Ponte ha fatto Quando arrivo io. Quando arriva sul palco dell’Ariston, vedremo noi.

Marco Masini con Il confronto. Un cantautore italiano con una lunga carriera alle spalle fatta di alti, di bassi e soprattutto di censure. Inizia nel 1986 come corista per Umberto Tozzi. Il successo arriva nel 1993 con Vaffanculo, un vero e proprio urlo di dolore verso se stessi e gli altri, molto criticata per via della nota parolaccia italiana. Non da meno Bella stronza del 1995, un evergreen della canzone italiana; entrambe le canzoni meritano di essere ascoltate. E’ il 2004 quando vince Sanremo con L’uomo volante: Vorrei regalarti un cielo d’agosto, Che fa da cornice a una stella che va, Un sole nascosto che nasce da dentro, E disegna il confine della tua libertà. Un’altra sua canzone che tutti dovrebbero conoscere è T’innamorerai, scritta dal grande paroliere Giancarlo Bigazzi.

Forse mi sto dilungando un po’ troppo ma mentre scrivo mi ascolto ogni canzone che menziono e fatico a capire quelli che “io la musica italiana non l’ascolto”.

Michele Zarrillo con Nell’estasi o nel fango. Una carriera lunghissima che inizia nel 1972 e che vede la consacrazione nel 1994 con Cinque giorniAmore mio come farò, A rassegnarmi a vivere, E proprio io che ti amo, ti sto implorando, Aiutami a distruggerti, Cinque giorni che ti ho perso, Mille lacrime cadute. Pensare che questa canzone che ormai ha più di vent’anni su YouTube ha ben 15,6 milioni di visualizzazioni.ù

Paolo Jannacci con Voglio parlarti adesso. E’ il figlio del grande Enzo ed è in attività dal 1988. 

Piero Pelù con Gigante. Inizia nel 1980 con i Litfiba, cresce, esce, rientra nel gruppo. Era il 2006, avevo 14 anni e cantavo a squarciagola Libera, Libera la tua mente, Prima che si liberi di te, Libera, Sopra quei giganti, Con quei sogni sulla faccia, Tu, Tu sei la mia tribu’. Tribù, che canzone, che ricordi!

Pinguini Tattici Nucleari con Ringo Starr. Nascono a Bergamo nel 2010 e all’attivo hanno già 4 album. Nel settembre del 2019 il singolo Irene riceve il disco d’oro; oggi ha 2,2 milioni di visualizzazioni su YouTube. Con 3,1 milioni troviamo Tetris e Verdura con 3,4 milioni; ascoltatele e scopriteli, meritano!

Rancore con Eden. In attività dal 2004, con 5 album e diverse collaborazioni con Piotta e Marracash. L’anno scorso ha partecipato a Sanremo assieme a Daniele Silvestri portando Argento Vivo, una canzone dal testo complesso che parla di un sedicenne che gli altri hanno fatto sentire sempre inadeguato.

Raphael Gualazzi con Carioca. Proprio a Sanremo diventa noto con il brano Follia d’amore nel 2011 . E’ figlio di Velio Gualazzi che con Ivan Graziani fondò gli Anonima Sound. Il brano più celebre, con 14,4 milioni di visualizzazioni, è L’estate di John Wayne: Quello che resta del sole, te lo porto a casa, Stasera ho voglia di cantare, di gridare, di abbaiare come un cane, Quello che resta da dire, lo diremo domattina, Stasera ho voglia di cantare, di gridare, di ballare in riva al mare.

Riki con Lo sappiamo entrambi. E’ un amico di Maria De Filippi, 2 album dal 2017. I suoi successi sono Perdo le parole (54 milioni di visualizzazioni), Sei mia (20 m), Balla con me (15 m) e Se parlassero di noi (13,4 m). Ammetto che non avevo mai ascoltato una sua canzone.

Rita Pavone con Niente(Resilienza 74). Una donna che non ha bisogno di presentazioni. Fa parte senza dubbio di un’epoca passata ed è dentro a pieno titolo nella storia della musica italiana. Una voce che ha solo lei, una discografia infinita e tanti successi: La partita di pallone (perché perché? La domenica tu mi lasci sola per andare a vedere la partita?!), Come te non c’è nessuno, Cuore, Il ballo del mattone, Viva la pappa col pomodoro,  Fortissimo, Questo nostro amore e veramente tanti altri.

Tosca con Ho amato tutto. Una voce potente e delicata, una bellezza raffinata. Tante le collaborazioni importanti, è il 1996 quando vince Sanremo con Ron cantando Vorrei incontrarti fra cent’anni, una canzone a dir poco stupenda.

Difficile dire per chi tifare, a priori! Forse la mia preferita è Irene Grandi, spero che non mi deluda. Levante mi piace molto, sarò curioso delle sue parole. Non vedrò l’ora di vedere Elettra Lamborghini, come sarà vestita e come si muoverà sul palco. Grande attenzione riserverò per Rita Pavone. Marco Masini, Piero Pelù, Le Vibrazioni e Michele Zarrillo li ascolterò volentieri. I Pinguini Tattici Nucleari potrebbero pure vincere il festival, così, a sensazione, non so nemmeno il perché. 

Pietro Alongi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *