La mia festa del laureato

Qualche anno fa, nemmeno molti, guardavo sul profilo Facebook della mia amica (e ora anche collega in un’azienda da sogno!) Eleonora qualche foto della festa del laureato; avevo visto anche il video dell’intera cerimonia, mi era piaciuta. Tra me e me pensavo: “chissà che bello prendervi parte”; unica sfida? Laurearsi con 110 e Lode, e ce l’ho fatta!!! Crederci sempre, arrendersi mai!!!

Arriva l’invito prima per mail, poi per posta: tre biglietti. Sono sempre stato attratto dalle cerimonie. Mi piace l’aria di festa che si respira e l’eleganza di tutti.
Sapevo di rivedere molti amici e compagni di corso. Poco prima dell’ingresso incontro Seba, con lui ho pure condiviso 5 anni di superiori. Ci chiediamo cosa facciamo, spendiamo qualche pensiero sulla nostra vecchia classe e concordiamo nel dire che seppur ognuno di noi ha intrapreso strade diverse, è sempre bello rivedersi e scambiare qualche parola. Mi salutano poi i genitori di Maria, si dispiacciono per il Castello di Mirabello, si complimentano per il fatto che sono lì e rigiro il complimento alla loro figlia! La mamma si complimenta per la mia eleganza, grazie! Poco dopo mi raggiunge Marco, è lì perché sua sorella si è laureata con 110 e Lode in medicina! Così anche la mia vicina di casa Nicole! Brave, spero di non averne mai bisogno…ma nel caso…!

Entriamo dall’ingresso principale del Cortile Teresiano, c’è una bella musica di sottofondo, molti sono già seduti: giuro che mi sento il Presidente della Repubblica! Una ragazza in maglia rossa mi accompagna e mi fa vedere quale è il mio posto. Incontro Andrea, ex compagno di corso e di banco. Poi intravedo Giulia, la vado a salutare. Poi Davide, Ottavia, Carlotta, Lucrezia, Marina, Riccardo. Tanti insomma! Mi raggiunge Eliana, amica d’infanzia da 110 e Lode! Mirabello promette bene!
Siamo invitati a prendere posto, la cerimonia ha inizio con l’entrata del corteo ufficiale, in testa il Rettore Fabio Rugge; a seguirlo tutti i direttori di dipartimento. In sottofondo una bellissima musica!

Il Rettore fa davvero un bel discorso sull’importanza dell’Università di Pavia e su quanto vale laurearsi qui. Davvero bravo, svolge egregiamente il suo ruolo. Mi piacciono due parole: “apertura e merito”, per me questo è il significato di cultura.
Dopo di lui prende la parola l’ospite d’onore, Benasso, presidente di Accenture Italia; prima di lui lo precede il suo curriculum che è davvero lodevole. Riflettendo penso che fa troppe cose; sarà bravo per carità, ma sarà l’unico?! Ai titoli, preferisco le persone, sempre. Preferisco ciò che uno è rispetto a ciò che uno fa. Da laureato in economia ho capito benissimo cosa fa. Mi spiace constatare che non è stato così per molti dei tanti laureati di altri corsi che borbottavano mentre parlava. La platea in effetti è composta da tutti gli studenti dell’Ateneo, bisognava forse trovare delle parole che accomunassero tutti. Mi ha emozionato quando ha concluso: “lavorate bene per voi stessi, per le aziende, per le vostre famiglie e per il vostro Paese”.
In quest’ultima cosa ci credo particolarmente, perché ogni contributo che si apporta in qualsiasi cosa si fa, contribuisce a migliorare noi, chi ci sta attorno e tutto il paese.

Dopo tante parole vado a ritirare la pergamena di laurea: sono il primo di Economia, appena arrivo il Rettore mi saluta con un informale e piacevole occhiolino! L’avevo conosciuto tempo fa con una rapida stretta di mano, grazie agli amici Patrizia e Pierino! Annunciano il mio nome, e mi dirigo verso Giorgio Rampa, direttore del mio dipartimento e gran signore; mi fanno un po’ di foto, mi piacciono! Ritiro la pergamena e torno al posto!

Abbondante rinfresco, selfie con Martina e Maria! La cerimonia è finita ma l’emozione e la laurea restano!

Pietro Alongi

Con la mia amica Eliana