Skip to content

Sanremo merita rispetto

Sanremo, da quando sono bambino l’ho sempre guardato e registrato. Non c’era un’edizione che non registrassi: era d’obbligo.




La prima edizione che ricordo è quella del 1997, avevo 5 anni: ricordo Chiambretti vestito da angelo appeso a un filo e i Jalisse con “Fiumi di parole”: erano seduti su una sedia e uno suonava la chitarra.

Ricordo la bellissima Eva Herzigova quando scendeva le famosissime (e pericolosissime) scale: alta, bionda e con un bellissimo abito brillante color champagne. In quell’anno c’era il mitico Raimondo Vianello a condurlo: con il classico abito da uomo, lo vedevo avvolto in un’aurea di nobiltà, forse mi ingannava la somiglianza con il duca di Edimburgo. Con loro Veronica Pivetti, era il 1998 e aveva vinto Annalisa Minetti con “Senza te o con te”, aveva i capelli leopardati!



Nel 1999 Anna Oxa lasciava vedere le mutandine “Senza pietà”. Vinse. Conduceva Fazio e Laetitia Casta.

Se del 2000 non ricordo nulla, l’anno dopo è il trionfo di Elisa con “Luce”. Nel 2002 ricordo perfettamente il grande Pippo Baudo con la Belvedere e l’Arcuri, vinsero i Matia Bazar con “Messaggio d’amore”.

E così via…fino ad arrivare alla 68esima edizione. Che storia ragazzi. E’ una kermesse che non si può trascurare né la si può trattare con snobismo. Sanremo merita rispetto. Fa parte della storia della musica e della televisione italiana e non si può non riconoscerglielo. Ecco perché chi, con fierezza, dice di non guardarlo, non ci fa una bella figura. Sanremo non va trattato con sufficienza. Nessuna cosa in realtà andrebbe trattata con poco riguardo specie poi se riguarda un fenomeno culturale del nostro paese.

Quest’anno per me è diverso da tutti gli altri perché lavoro e sono un po’ distratto da molte cose che accadono in televisione. So che sarà presentato da Claudio Baglioni, e ne sono contento, con la Hunziker e Favino. Ho visto chi partecipa e sono curioso della Vanoni, di Noemi e Ron. Mi mancherà vedere la Vita in Diretta con i suoi grandi collegamenti ma aspetto i giornalisti del tg1 che fanno il classico collegamento con Mollica che intervista i presentatori del Festival sul balconcino.

La prima serata non la guardo, con rammarico, perché sarò impegnato nella riunione per organizzare la sagra di Mirabello, il mio quartiere. Ma non vedo l’ora di tornare a casa sperando di resistere fino al dopofestival!

Non vedo l’ora di commentare le canzoni, di leggere su facebook i post degli amici e, se ci riesco, di guardare una puntata assieme a qualche amico.

Perché Sanremo è Sanremo, con rispetto

Pietro Alongi

2 commenti su “Sanremo merita rispetto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *