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Un po’ troppa pavesità

Una delle cause che porta ad avere sfiducia o disinteresse verso la vita politica è spesso la mancanza di legami tra il politico che è nei luoghi della politica e il comune cittadino.

Attività in Consiglio Comunale oltre a essere una delle sezioni del Signorpietroblog è un tentativo di creare un legame tra me che siedo nei banchi dell’opposizione del consiglio comunale di Pavia e quei cittadini che vogliono informarsi su cosa sta accadendo in città.




Quando ci incontriamo ovviamente potete chiedermi qualunque cosa. Chi ha il mio numero può telefonarmi o scrivermi. Il comune ci ha anche attivato una mail istituzionale: pietro.alongi@comune.pv.it . Nel mio piccolo, ci sono.

Il primo giorno in consiglio comunale ve l’ho già raccontato; nelle righe a seguire vi parlo degli altri. Inizio col dire che ci siamo riuniti l’1 luglio, il 15 e il 16 di luglio, e il 25 di luglio.

Il consiglio comunale del primo di luglio si è aperto con alcune Instant Question relative ad alcuni fatti avvenuti in città e due interpellanze. Qualcuno magari si chiede cosa sia una Instant Question o un’interpellanza, un giorno tratterò tutte le parti tecniche del consiglio comunale.

In questa prima parte si è parlato della modalità di presentazione del libro scritto dal giornalista sportivo Paolo Bargiggia, edito da Altaforte edizioni. A noi consiglieri è arrivato un invito istituzionale dagli uffici del comune per partecipare a un evento né organizzato né patrocinato dal comune di Pavia. Si è detto che gli inviti devono essere fatti solo se gli eventi sono organizzati o patrocinati dal comune di Pavia.

Altra questione affrontata e portata avanti negli altri consigli è quella relativa al Pavia Calcio e alla concessione dello Stadio Fortunati, la cui proprietà è comunale. In sostanza la precedente società aveva dei debiti di circa 160 mila euro verso il comune di Pavia; debiti che ora sono in capo alla nuova società e che il sindaco Fracassi ha chiesto di pagare per dare in concessione il Fortunati. La società dice che si è fatta avanti, il sindaco e l’assessore allo sport dicono che nessun assegno/fidejussione è arrivata ai loro tavoli. Morale della favola il Pavia non userà il Fortunati.

Se vi ricordate c’erano state delle interruzioni di energia elettrica, abbiamo appreso che la causa è stata il troppo caldo.

Si è poi deliberato sull’istituzione delle commissioni consiliari permanenti; il titolo della proposta di deliberazione riportava anche l’istituzione delle commissioni consiliari speciali ma nel testo non ce ne era nemmeno una e noi dell’opposizione lo abbiamo fatto notare. Soprattutto abbiamo sottolineato la grave mancanza della commissione speciale antimafia. A quel punto il consiglio si è interrotto e si è detto che si sarebbe parlato in seguito della sua istituzione.

I consigli comunali del 15 e 16 luglio sono stati più accesi. Si sono aperti, come sempre, con le Instant Question e con diverse interpellanze. Ve ne riporto solo una del consigliere Fabio Castagna sui nuovi accessi delle case comunali di Via San Giovannino: in pratica la precedente amministrazione ha rifatto i cancelli ma il comune dopo diverse settimane non ha ancora distribuito le chiavi e i nuovi cancelli risultano sempre aperti. Questo è un tipico problema che non ha colore politico e che deve trovare presto risoluzione. Vedremo…

Si è poi aperta la discussione sulle linee programmatiche del sindaco. Per la prima volta ho preso la parola per porre l’attenzione su un elemento troppo presente nel programma di mandato: la pavesità. Si parla di cultura pavese, di scuola pavese, di tutelare la famiglia pavese, di nuove coppie pavesi, di portatori di interesse pavesi. Tutto è pavese, si potrebbe pensare che sia giusto, d’altronde si è chiamati ad amministrare la città di Pavia e non un’altra città.

Così ho raccontato al sindaco e al consiglio la storia di due persone, un uomo e una donna, che sul finire degli anni ’80 dalla Sicilia sono arrivati a Pavia. Hanno iniziato a lavorare a Pavia, a comprare casa e a far crescere un figlio a Pavia. Quel figlio il 27 maggio del 2019 è stato eletto nel consiglio comunale di questa città; quel figlio sono io. Ho chiesto così se la mia famiglia fosse pavese. Il sindaco ha detto di sì, sarà. Resto convinto del fatto che alcuni termini erano da cambiare.

Nella parte di programma riguardante l’economia si parla di portatori d’interesse pavesi. In dottrina economica i portatori di interesse, gli stakeholder, possono essere direttamente o anche indirettamente coinvolti in un progetto; non si può porre confine geografico a essi. Nel programma c’è poi scritto che bisogna promuovere i negozi locali affinché possano contrastare la globalizzazione. Mi chiedo come possa un negozietto locale contrastare un fenomeno complesso e ampio come la globalizzazione.

Poi ci sono stati gli emendamenti alle linee programmatiche del sindaco. Emendamenti previsti dall’articolo 11 comma 2 dello statuto del comune di Pavia: Il regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale disciplina la presentazione di eventuali emendamenti, nonché la discussione ed approvazione degli stessi e del documento da parte del Consiglio Comunale che deve avvenire non oltre centoventi giorni dalla presentazione.

Per emendare si intende modificare in parte un testo normativo. Gli emendamenti dell’opposizione sono stati una quarantina e toccavano diversi aspetti del programma: ci sono stati bocciati tutti “per principio”. Il sindaco più volte ci ha ricordato che ha vinto le elezioni con quel programma e che quindi non ha senso cambiarlo con parti proposte da noi. Ragionamento che non farebbe una piega se non fosse che lo statuto dice chiaramente che il programma di governo si può emendare.

Ho presentato un emendamento sui cimiteri di Pavia chiedendo che fosse menzionato, per quanto riguarda la manutenzione, non solo il cimitero Maggiore ma anche quello di Mirabello, San Lanfranco, Fossarmato e degli animali. Il sindaco lo ha definito importante ma “superato” perché si stanno già muovendo in quella direzione.

Il 23 luglio si è tenuta la commissione 6 su Sport, Istruzione, Formazione, Politiche Giovanili, Cooperazione Internazionale e Rapporti con l’Unione Europea; è quella di cui faccio parte. Per la prima volta ci siamo riuniti per scegliere Presidente e Vice Presidente. La presidenza è andata al consigliere Rosangela Vaghi mentre a me la Vice Presidenza.

Il 25 di luglio si è svolto l’ultimo consiglio comunale prima delle vacanze; si è istituita la commissione Speciale Antimafia. E’ stato piacevole aver visto la signora Iose e una sua amica dell’Associazione Libera. Iose l’avevo conosciuta durante un caffè in campagna elettorale. Si è detta contenta di avermi visto tra i banchi dell’opposizione. A entrambe ho parlato del poliziotto Lillo Zucchetto, compaesano dei miei genitori morto ammazzato dalla mafia.

Grazie a tutti, buone vacanze e alla prossima!

Pietro Alongi

2 commenti su “Un po’ troppa pavesità

  1. Ho letto tutto con interesse. Ti ringrazio, Pietro, per il rigore con cui svolgi il tuo impegno nell’interesse di Pavia ma non come chiusura su una cosiddetta pavesità. Importante esserti fatto portavoce dell’istituzione della Commissione speciale antimafia. Grazie

  2. Mille grazie Pietro per questo interessante riassunto!
    Dev’esser complicato partecipare a questi incontri, così tante le questioni e le dinamiche.. Davvero sembrano molto lontane da noi “comuni cittadini”.
    Complimenti davvero per l’impegno che ci metti e per la trasparenza che dimostri nel voler mettere nero su bianco e alla portata di tutti ciò di cui si parla.
    Spero sempre per il meglio e mi terrò aggiornata.
    Un INBOCCAALLUPO immenso!

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