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Coronavirus: restiamo calmi e niente panico

Il Ministro della Salute d’intesa con il presidente della Regione Lombardia ha disposto la sospensione di tutti gli eventi aggregativi (pubblici/privati/religiosi), la chiusura di tutte le scuole(di ogni ordine e grado), la chiusura di bar e locali dalle 18 alle 6 del mattino (fascia oraria più frequentata) e la chiusura dei negozi all’interno dei Centri Commerciali e dei mercati nei giorni di sabato e domenica (giorni con maggiore affluenza).

Queste misure che ci appaiono forse drastiche sono state adottate per evitare contagi: il Coronavirus infetta molto di più di un’influenza, quindi si trasmette con estrema facilità. Ecco perché bisogna lavarsi spesso le mani, mettere l’incavo del gomito davanti alla bocca quando si starnutisce, evitare contatti fisici e restare a casa.

I posti letto in ospedale mancano, questo è un serio problema già in condizioni normali, figuriamoci cosa accadrebbe se in tanti e in poco tempo prendessero il Coronavirus. Chi ha qualche sintomo NON DEVE RECARSI AL PRONTO SOCCORSO ma chiamare il numero unico di Regione Lombardia 800 89 45 45; chi vuole informazioni generali il numero di pubblica utilità 1500 attivato dal Ministero della Salute.

Mi preme dire una cosa: non è il tempo delle polemiche, non è il caso di buttare sempre e tutto in politica, non è l’ora del “se c’ero io, avrei fatto…”. 

Ognuno stia nel suo ruolo: non sottovalutiamo e non banalizziamo le misure precauzionali da prendere e non andiamo inutilmente nel panico diffondendo paura.

Piuttosto impariamo ad avere PIENA FIDUCIA NEL SISTEMA SANITARIO e NELLE ISTITUZIONI PUBBLICHE che vi assicuro stanno facendo tutto il possibile.

In tanti mi scrivono o mi chiamano chiedendomi informazioni “visto che sei Consigliere comunale”: non ho informazioni in più rispetto a quanto diffuso da Regione Lombardia e quindi da normale cittadino mi attengo a quelle, rispettandole e diffondendole.

AGGIORNAMENTO 1: Si comunica che in diverse città, tra cui anche Pavia, stanno girando alcune persone vestite con la divisa della Croce Rossa che chiedono di entrare nelle abitazioni per fare i tamponi sul Coronavirus; NON SONO AUTORIZZATE DA NESSUNO ed è UNA TRUFFA. Stiamo attenti e avvisiamo la popolazione anziana.

AGGIORNAMENTO 2: a Pavia e provincia salgono a 30 i casi di contagio: una donna che lavora alla Camera di Commercio di Pavia è risultata positiva al tampone e un focolaio pare esserci a Zavatarello; in ogni caso è tutto sotto controllo.

Pietro Alongi

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