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Un anno di niente

La conferenza stampa UN ANNO DI NIENTE: 

E’ stato bello ritrovarsi con gli amici del Partito Democratico sabato 20 giugno presso via Tibaldi. Non abbiamo scelto una via a caso ma è proprio lì che doveva sorgere la nuova scuola di Pavia Ovest, più o meno di fronte al supermercato Unes. Purtroppo la giunta Fracassi si è lasciata scappare i fondi, ben 3 milioni di euro, e non se ne fa niente. 

Niente: il filo conduttore che ha guidato questa giunta nell’amministrazione della città. E’ passato un anno di amministrazione Fracassi e se devo pensare a qualcosa di buono realizzato non mi viene davvero in mente nulla e lo dico con il massimo rispetto verso le Istituzioni. Però, a onor del vero, una cosa buona c’è stata: il rinfresco per l’inaugurazione della dispendiosa mostra Looking for Monna Lisa; non mangiavo una polenta e brasato così buoni da tempo, peccato che quel buffet alla città sia costato un 5 mila euro.

E’ da tanto che non aggiorno la sezione Attività in Consiglio Comunale eppure i consigli comunali e le commissioni si sono comunque svolti, on-line, sulla piattaforma Web-Ex. Chi vuole può visionarli sul canale YouTube del Comune di Pavia. Il Coronavirus ha impedito il regolare svolgimento dell’attività consiliare presso palazzo Mezzabarba e così ci siamo collegati da casa. Questa volta non farò un riassunto di tutti i consigli ma evidenzierò giusto qualche punto saliente.

La non gestione della pandemia

Parto proprio dal Coronavirus e dalla non gestione della pandemia. Purtroppo il sindaco è risultato assente durante la grande emergenza, le cose cambiavano continuamente, ora dopo ora; eppure la città non sapeva niente. Non eravamo costantemente informati nemmeno noi consiglieri; chiesi infatti che ogni decisione che riguardasse il Covid ci fosse trasmessa per mail. Così siamo stati aggiornati ma ora nulla. Chi vuole sapere deve collegarsi sulla pagina facebook del comune di Pavia o su quella del sindaco: ormai le Istituzioni pare si siano spostate sui social.

Credo che in questo periodo ogni cosa che si potesse sbagliare, si è sbagliata. Ciò che più mi ha infastidito è stata la distribuzione delle mascherine. In un primo periodo, quando queste erano introvabili, Regione Lombardia ne aveva date alcune al Comune di Pavia. E il Comune per la distribuzione si è affidato a tabaccai ed edicolanti: l’ente più vicino ai cittadini si è fatto sostituire da commercianti; nemmeno presenti in tutta la città: per esempio a Mirabello non c’è né un’edicola né un tabaccaio (Elio era chiuso). Chiamai per far presente la cosa e rimediarono portandoli al negozio di alimentari Macrì e alla pasticceria Marconi. 

Dopo un sollecito del Gruppo Consiliare del Partito Democratico sono state acquistate 260 mila mascherine; non sono state subito distribuite ai cittadini con il porta a porta, come è avvenuto ovunque, pure a Firenze ma bisognava richiederle e ne venivano date 4 per ogni componente del nucleo familiare. E a Pavia di nuclei familiari ce ne sono 38 mila! Una nuova burocrazia che ha rallentato tutto. Ad oggi dovete sapere che ne sono state distribuite soltanto 81 mila.

Le mie tre interrogazioni sul Ponte di Pzz.le San Giuseppe, Rotatoria Montemaino e via Gianani

Ho firmato tre interrogazioni con risposta scritta sul Ponte di Piazzale San Giuseppe(chiuso ormai da più di 6 mesi), sulla rotatoria di via Montemaino/ via Vigentina (qui la mia interpellanza di novembre 2019) e ho richiesto la potatura degli alberi in via Gianani facendo presente che la sera l’intera via è al buio.

Il Ponte di Piazzale San Giuseppe è chiuso dal 9 dicembre del 2019: da ben 7 mesi. Ho fatto una richiesta di accesso agli atti per vedere il progetto ma ancora nessuna risposta, attendiamo e intanto il tempo passa. Riguardo alla rotatoria di via Vigentina/via Montemaino i lavori dovrebbero partire a luglio e durare 161 giorni: luglio sta finendo e nulla all’orizzonte. Su via Gianani mi è stato risposto che per ora non si fanno le potature e che per quanto riguarda il buio bisognerà intervenire sui lampioni: entro ottobre chiederò nuovamente un intervento. 

Le audizioni aperte

Come Partito Democratico abbiamo poi chiesto delle commissioni consiliari sotto forma di audizioni, aperte alla città, per parlare dell’emergenza Coronavirus. Tante associazioni hanno fatto richiesta, in modo particolare per la commissione Istruzione, quella di cui faccio parte. I genitori sono preoccupati del ritorno a scuola a settembre dei loro bimbi, tutto ancora molto fumoso e senza vere soluzioni. Qualcuno ha chiesto se e come potranno riaprire i centri estivi.

Si sono poi svolte le consulte per le scuole dell’infanzia e sono intervenuto per chiedere che i bambini dell’ultimo anno della materna potessero ritornare a scuola almeno un giorno per salutare gli insegnanti che il prossimo anno non avrebbero avuto modo di vedere; la risposta, categorica, è stata no: un peccato.

Durante la discussione sugli esiti delle commissioni ho presentato a nome del PD e di Pavia a Colori un ordine del giorno sulla scuola che prevedeva: censimento degli spazi disponibili per attività scolastiche, sistemazione e sanificazione degli spazi sia al chiuso che aree verdi, superamento del divario digitale in maniera seria, aumento del 30% del sostegno a ragazzi disabili, sostenere il Pedibus, programmazione di un momento di saluto tra i bimbi dell’ultimo anno della materna e i loro insegnanti, individuazione di un tecnico comunale che aiutasse le associazioni sportive sull’interpretazione di norme emanate in tempo di pandemia; ci è stato bocciato.

I fondi per i centri estivi e il futuro dello Spazio Giovani di via Paratici

Nel decreto rilancio sono stati stanziati alcuni fondi per i centri estivi e per iniziative volte a contrastare la povertà educativa per bambini e ragazzi di età compresa tra i 3 e i 14 anni (a Pavia sono 5964): ammontano a circa 110 mila euro; ho chiesto come venissero spesi ma la risposta è stata vaga: richiederò.

Il 23 luglio si è tenuto l’ultimo consiglio comunale prima delle vacanze e ci riuniremo a settembre. Ho presentato quindi una interrogazione per sapere le sorti della sala di Via Paratici: è l’edificio accanto al Broletto e lì, grazie alla precedente amministrazione, le associazioni giovanili potevano riunirsi gratuitamente facendone richiesta. Da una delibera di qualche giorno fa apprendiamo che in quella sede vorranno spostare la Biblioteca Ragazzi Paternicò Prini; ho chiesto se lo Spazio Giovani di via Paratici rimarrà disponibile nelle stesse modalità, vi farò sapere.

Nella prossima settimana avremo le ultime due consulte sulle scuole e poi si riprenderà a settembre. Nel frattempo Pavia non si è mossa di una virgola e il degrado avanza insieme al verde.

Alla prossima,

Pietro Alongi

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